LE LABORASTORIE:
VEDERESENTIRETOCCARE

Anche la LaboraStoria sulle percezioni è strutturata come la precedente in tre incontri da svolgersi classe per classe.

Lo spettacolo
Il primo incontro è un vero e proprio spettacolo della durata di circa tre quarti d'ora, disponibile in due versioni equivalenti che differiscono solo per il personaggio "cantastorie": o la simpatica francesina Sophie (che di mestiere fa la "Perceziosa") o il viaggiatore messicano Don Alejandro. Gli attori allestiscono il loro teatrino itinerante completo di scene, luci, amplificazione, effetti vari e, naturalmente, di tantissimi pupazzi e personaggi per raccontare ai ragazzi la storia della misteriosa Casa dei Sensi Incantati e delle peripezie di Mister Brain, il cervello. Le tecniche utilizzate sono, oltre a quelle attoriali: pupazzi a guanto, marionette a stecca rigida, "muppets", ombre, manipolazione di oggetti. I bambini/ragazzi stessi sono invitati a partecipare ai racconti.
Lo spettacolo è tratto da una storia originale di Giovanni Tiberio, con l'elaborazione e la regia di Manuela Del Beato. Gli attori e collaboratori all'allestimento sono Antonella Lattanzi e Luca Del Beato. I teatrini, i pupazzi, le scenografie sono opera di Annalisa Di Filippo. Idee sparpagliate di Mario Villani


Note didattiche:


Stiamo assistendo in questa fine di secolo ad una velocizzazione del ritmo della vita, veniamo travolti e colpiti, in parte inconsapevolmente, da un moltiplicarsi incessante di stimoli, sotto forma di immagini, messaggi, innovazioni tecnologiche, informazioni, promozione di obiettivi per lo più discutibili.

L’attenzione dell’adulto è spesso diretta al mantenimento e/o all’elevazione del proprio standard di vita.

Il bambino si sente sempre più solo, scaraventato in un mondo in cui lo si conduce frettolosamente a conoscere una realtà in cui è ospite straniero. In queste relazioni frettolose sia il bambino che l’adulto non hanno il tempo di costruire delle solide relazioni affettive, base necessaria per la stabilità emotiva.

I tempi innaturali delle informazioni portano il bambino a non compiere tutto l’itinerario di conoscenza e organizzazione, necessario ad una giusta “metaboliz-zazione” dei dati.

A questi e ad altri motivi la risposta istintiva del bambino è la PAURA con i suoi innumerevoli volti: paura della solitudine, dell’abbandono, di non essere capace, di non essere adatto, di essere sopraffatto dal potere degli altri, di non essere padrone del proprio tempo. Una misura protettiva e di reazione che il bambino opera contro il disagio della paura è l’annullamento di essa: non si riconosce in questo caso un valore positivo alla paura (che in realtà è un potente segnale per organizzare le proprie risorse).

Per superare solitudine e abbandono, il bambino esprime il proprio bisogno affettivo con comportamenti di richiamo: eccessiva affermazione di sé, esagerata aggressività, alterato tono della voce, violente guerre di competizione con i compagni. In generale presenta masse muscolari contratte, iper-eccitabilità, ipercinesi.

Obiettivi e metodi:

Non è nei nostri obiettivi risolvere in poche ore problematiche tanto complesse, ma come operatori teatrali possiamo provare a creare per i ragazzi delle “Esperienze/Evento” che li aiutino a percorrere le tappe necessarie per conoscersi e interiorizzare in modo costruttivo le proprie esperienze: per questi obiettivi il teatro è mezzo ideale!

Come dicevamo in apertura, l’itinerario prevede un primo incontro dove, attraverso tecniche di racconto teatrale e manipolazione di oggetti e pupazzi, si stimolerà l’immaginario dei ragazzi. Esercizi di rilassamento, di immaginazione guidata, contatto con il respiro, di drammatizzazione costituiranno l’esperienza del secondo incontro. Gli obiettivi di questa fase saranno volti all’ascolto di sé, divenendo spettatori della propria rabbia, paura, aggressività. Nel terzo incontro giochi-esercizio di combattimento e confronto con gli altri. Obiettivi di questa fase sono affermare se stessi riconoscendo però il valore dell’avversario, lo sviluppo del rispetto e del valore.

Per informazioni e contatti:
info@draghetto.it oppure 347/3814182
 

Il Draghetto compagnia teatrale di L'Aquila e Teramo di Manuela Del Beato e Mario Villani. Teatro per ragazzi, teatro di strada, teatro nel sociale

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